Torino la capitale dell’automobile
Torino non ha sempre avuto il ruolo di città più grande del Piemonte, fio al XIV secolo non aveva quasta grande importanza all’interno della regione.
La sua scalata fu legata alla funzione di capitale del ducato prima e e poi del Regno Sabaudo. La sua posizione sicuramente fu centrale nello sviluppo di Torino, trobvando allo sbocco della Val di susa e do le principali strade transalpine convergevano.
fu per questo motivo che per primi i romani ne fecero un caposaldo militare ma anche di comunicazione, al tempo il suo nome era Augusta Taurinorum.
Nonostante questa ottima posizione la città di torino, in più con la presenza del po’ non divenne un grande centro mercantile e produttivo, rimase per molto tempo uno stato da grande potere strategico militare la cui economia della regione era fondata sull’agricoltura.
Torino fu per poco tempo anche capiatel del nuovo Regno d’Italia dal 1861 al 1864, ma con la perdita anche di capiatel Tornio perse anche la funzione di centro politico e amministrativo e si ritrò così senza una vera e propia identità economica.
La sua svolta economica arrivo in concomitanza della nascita della Fiat, risolvendo la crisi e grazie incremento delle attività industriali anche dell’indotto, divenne uno dei massimi centri mondiali della produzione di automobili.
La Fiat ha sempre dominato vita economica della città, molti sono dipendenti o lavoro nell’indotto collegato alla fiat stessa, perché l’industria automobilistica ha determinato il sorgere di produzioni complementari che vanno dalla metallurgia alla produzione di pneumatici fio alle machine utensili.
Torino si è sviluppata intorno alla Fiat e al mondo dei motori, materaile ferroviario, macchine agricole e navale e aeronautico.