Un progetto che risale alla notte dei tempi
Già dal 1997, ma se ne parlava già a partire dagli anni ’80, che la Lamborghini pensava al progetto della realizzazione di 2+2, una piccola Lamborghini, che però di piccolo aveva ben poco.
Doveva essere equipaggiata con un V8 ed era attesa nel 2000, per questa dai progetti iniziali era stata rivista sia dal punto di vista estetico che quello tecnico.
La prima concept disegnata da Marcello Gandini, era stata rivista e così anche il motore che inizialmente doveva essere un V10, è stato portato ad un più “piccolino” V8 che doveva essere nel progetto costruito o da BMW o da AUDI, con una potenza che sarebbe stata sui 300CV in grado di lanciare questo esemplare della Lamborghini oltre i 280 Km/h… ribadiamo piccola in ché?
Questo progetto era pensato per rilanciare il marchio e le vendite della casa automobilistica Italiana, che di Italiano già al tempo aveva solo lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese, posseduta in buona parte azionisti Malesiani e Indonesiani, attualmente di proprietà della Volkswagen, sotto il controllo della divisione Audi del gruppo.
Erano stati stanziati oltre 100 miliardi delle vecchie lire per il progetto, che serviva a rilanciare la Lamborghini insieme ad un aumento della produzione della Diablo e la realizzazione di un monovolume e un fuoristrada sport utility, Lamborghini LM 002, che poi è sfociato nel Lamborghini Urus che adesso tutti conosciamo e sogniamo.