La “nuda” della Cagiva
Nel 1997 la Cagiva già sulla cresta dell’onda con la sua Mito, realizzò un’altra moto che avrebbe portato ad una fascia di età più bassa gli amanti delle naked. Il telaio derivava direttamente dalla sorella Cagiva Mito, e con i suoi 125 cc di cilindrata, poteva essere guidata da quelli che sognavano la Ducati Monster, che per molti tratti la ricordava, ma erano troppo piccoli per farlo.
Disegnata e Miguel Galluzzi, ebbe il merito di riuscire a creare una moto dal look accattivante mantenendosi ad un vincolo molto forte il telaio già esistente della Mito 125, rimango di questa anche la forcella e le sospensioni. La parte posteriore, invece, fu completamente rifatta.
La particolarità della Planet 125 era il vano che era stato ricavato sotto il serbatoio, grande abbastanza da poterci metter un casco jet, il serbatoio ruota indietro con un sistema basculante che già era stato utilizzato sulla Ducati Monster.
Il suo motore da 125cc sviluppava solamente 15CV, ma anche se il motore non era tutta questa brutalità, il freno anteriore a disco era di grandi dimensioni ben 320 mm.