Una Ferrari da 520 CV e 325 Km/h
La Ferrari F50 era considerata una maccina da Formula 1 a ruote coperte, stupì chi potè provarla e apprezzarla peò per la sua facilità di guida.
Scocca in fibra di carbonio di derivazione diretta dalla Formula 1 del tempo, sospensioni push-rod montate su uniball e con il fulcro nel serbatoio dell’oli, gruppo motore cambio a filo del fondo scocca. una potenza di 520 CV a 8500 giri e con un peso di soli 1230 Kg, questo era la Ferrai F50.
Furono usati , per la sua costruzione i migliori materiali dell’epoca, e si diede libero spazio ai progettisti, il risultato fu cerchi in lega di magnesio, come pure la scatola del cambio, i mozzi, invece, furono realizzati in titanio e la struttura in composito di fibra di carbonio, kevlar e nomex.
L’auto era così attaccata al terreno che fu inserito un pulsante per poter solleevare il muso di alcuni cm per poter superare quelle potevano essere le esigenze di ogni giorno, come entrare in garage.
La grande novità che fu introdotta dal punto di vista della guidabilità, per poter domare tutti quei cavalli era un sistema elettronico per il controllo degli ammortizzatori, la centralina che li controllava rendeva più duri gli ammortizzatori esterni alla curva e ammorbidiva quelli che si trovavano nella parte interna della curva, per aumentare così stabilità.
La tanta potenza del motore era gestita da un cambio a 6 rapporti sincronizzati a innesto rapido e un differenziale autobloccante a lamelle con regolazione della percentuale di bloccaggio.
Un particolarità della centralina era che raccoglieva tutti i dati della vettura, giri massimi, velocità, temperatura dell’acqua e altri dati che potevano essere analizzati dall’officina specializzata.
Il vero cuore della Ferrari F50 era il suo motore, anch’esso derivato direttamente dalla F1 del 1996 ma con una cilindrata maggiore portata da 3,5 a 4,7 litri, questo V12 con distribuzione bi albero con 5 valvole per cilindro, erogava una coppia di 48kgm a 6500 giri.