Le proprietà medicinali pianta dell’Acanto
Altri nomi con cui è conosciuta: Branca ursina, Erbe per le piaghe, Granfa d’urzo, Alcanna
L’Acanto è una pianta spontanea che si trova diffusamente nella zona meridionale dell’Italia, usata oggi anche come pianta ornamentale, la troviamo in molti giardini privati, grazie alla sua eleganza e imponenza.
Con un fusto che va dai 40cm fino ad arrivare a 1,5m sempre eretto e robusto, è riconoscibile, oltre che per la sua imponenza dalle poche foglie alla base che diventano molto grandi man mano che si salendo, dalle caratteristiche venature molto pronunciate.
Si dice che l’eleganza dei grandi fiori bianchi e le foglie così pronunciate abbiano ispirato lo scultore Callimaco per le decorazioni dei capitelli corinzi.
I medici dell’antichità davano all’Acanto molti usi, gli usi terapeutici della pianta erano utilizzati principalmente come infusi erano ideali come effetti diuretici, contro le irritazioni viscerali e come rimedio preventivo alla tubercolosi polmonare.
Dopo un periodo in cui sembra essere scomparsa dalle cure medicinali, nel medioevo, ha ritrovato negli ultimi anni nuovo utilizzo come pianta medicinale per uso esterno, per cataplasmi, gargarismi o come sali da bagno.
La sua maggiore efficacia, l’Acanto lo dà se i fiori si raccolgono quando sono completamente sbocciati, una volta raccolti devono essere fatti essiccare in un luogo ombreggiato e non a diretto contatto con il sole o forti fonti di calore, cose invece che si può fare con le fogli e le radici.